Lettera di Gabriele Nicolini, classe 1929, sostenitore di Rete e del proprio Paese
Ieri sera, come immagino tutti i sammarinesi, ho guardato la televisione di Stato con grande apprensione, conscio che si stava giocando forse una delle più grandi partite politiche del dopo guerra: lo spoglio delle schede elettorali e i commenti dei diversi uomini politici, fatti non sempre correttamente e liberi dalle influenze che ogni partito può generare. Parlo ora perché, come si suol dire….a bocce ferme il pensiero scorre più fluido, e non sottoposto alla pressione del momento. Sono d’ accordo con chi ha sostenuto che la campagna elettorale sia stata smorta e un po’ bulgara; per esempio non è stata data ai presenti la possibilità di interrogare, di interloquire con i politici. Questo avrebbe dato vivacità e maggior interesse al dibattito.
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