San Marino, mafie. No a scheletri negli armadi, Gian Nicola Berti (Ns)
La Repubblica di San Marino nella lotta alle mafie non deve mostrare cedimento alcuno, afferma il consigliere di Pdcs-Ns, avv. Nicola Berti: “occhi aperti e attenti anche a quello che abbiamo nel nostro armadio, perché c’è
anche il pericolo che il cavallo dell’antimafia venga cavalcato da chi con la
mafia, fino a ieri, ci ha fatto affari”
Negli armadi pubblici della Repubblica di San Marino, c’è sicuramente la vicenda del forno Vallefuoco con i suoi numeri. Vicenda su cui i politici hanno rinunciato ad indagare, mentre ci sarebbero tutte le condizioni per fare chiarezza: tutti i dati della vicenda sono interni alla Pubblica Amministrazione e, comunque, allo Stato Sammarinese.
L’indagine potrebbe essere affidata a un gruppo di cittadini che volontariamente, cioè a costo zero, si impegnino a ricostruire la vicenda (libro bianco), con una colletta pubblica per la eventuale pubblicazione. Basta che con un atto pubblico si dia a questi cittadini la possibilità di accedere alle fonti che – si ripete – sono tutte interne allo Stato sammarinese e con nessuna interferenza con eventuali indagini della magistratura sammarinese in corso o future.
Fra l’altro, ancora, non si conosce neanche se la Pubblica Amministrazione ha mai preso provvedimenti, al suo interno, a seguito della indagine
Staffa e a seguito delle risultanze generali della Commissione antimafia nonché particolari.
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