San Marino, telecomunicazioni. Uno schiaffo da Obama, che non ha paura dei poteri forti
La Repubblica di San Marino nel settore delle telecomunicazioni è ancora all’età della pietra ha detto un segretario di Stato qualche giorno fa. Motivo? A dettare legge e bloccare l’innovazione i piccoli monopoli che si dividono il mercato. Monopoli ottenuti, fra l’altro, a costo zero e che, fra l’altro, hanno riempito il Paese di inutili e pericolose antenne.
E’ di oggi la notizia che negli Stati Uniti d’America il Presidente Obama, nonostante l’ovvia ostilità dei poteri forti, rappresentati da colossi quali Google a Microsoft, trasformerà l’accesso a internet in diritto garantito dallo Stato, con un wifi libero ‘da costa a costa’, perché considerato decisivo per istruzione e sviluppo.
Dietro il passo dell’amministrazione c’è la convinzione personale di Barack
Obama che estendendo l’accesso a Internet veloce ad ogni angolo della nazione,
dalle metropoli all’entroterra, dal Grand Canyon alle montagne dell’Alaska,
dalla costa dell’Atlantico alle spiagge della California, si moltiplicheranno
rapidamente le opportunità di istruzione, occupazione e sviluppo soprattutto per
la classe media che vive nelle località più isolate. (Maurizio Molinari di La Stampa: “Braccio di ferro con i
colossi del web in pressing difendere un mercatoda 178 miliardi di dollari all’anno“)
Invano a suo tempo dallo Studio Ambrosetti è stato suggerito di puntare su wifi libero per creare una delle infrastrutture indispensabili per avviare lo sviluppo del Paese.
Nel 1999 fu presentata una Istanza d’Arengo per dare la possibilità ai giovani dai 15 ai 25 anni di navigare gratis. Bocciata. Ancora risuonano nelle orecchie dei proponenti le motivazioni espresse nell’occasione da certi consiglieri.
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